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Un
uomo d'oro.
Marco Casagrande è un artigiano di Bologna capace
di trasformare il metallo più prezioso e splendide
pietre in esclusivi "pezzi unici". |
"Sono
nato 52 anni fa nel centro storico di Bologna, in quello spazio
ristretto che c'è fra via Orefici e il Mercato di Mezzo
che fin dal medioevo è il ventre grasso della città,
a due passi da piazza Maggiore e San Petronio.
E lì sono cresciuto al secondo piano di un vecchio edificio
in una casa laboratorio di orafi., l’ultimo esistente
a Bologna. Un ambiente urbano dove circolano fruttivendoli e
salumieri, il pubblico delle osterie dei dintorni che si mescolano
ai turisti e ai vari ministri in visita alla città. Sono
orafo perché mia madre e mio padre gestivano il laboratorio
che li aveva visti apprendisti del vecchio Marcello Bertolotti
e signora che nel 1903 avevano portato qui il laboratorio e
l’abitazione”.
A parlare
è Marco Casagrande , artigiano orafo, persona sensibile:
si potrebbe dire un intellettuale della forma e della materia,
figlio d’arte. Le sue infatti sono opere
nelle quali vive il senso profondo di una cultura antica che
si alimenta anche di ricerca interiore e di ricerca di materiali,
che soprattutto si esprime in forme di grande valore
effettivo.
Spilla con
cammeo di conchiglia,
con soggetto mitologico. All'inizio
della pagina una spilla
ispirata agli "Amanti" di Klimt.
“Lavoro personalmente insieme a un dipendente con l’aiuto
di mia sorella e con la presenza della mamma che con la scusa
di portare il caffè, controlla, sovrintende, dissente.
Un privilegio dei suoi 86 anni. Ma non lavoro per tutti. Le mie
opere orafe, le mie creazioni, sono dedicate a quelle persone
con cui sento un’affinità e a cui mi lega un rapporto
di simpatia e stima”.
Quindi
artista più che artigiano?
“No, sono artigiano e questo mi basta. Vorrei aver lavorato
nella bottega del Ghirlandaio. Mi piace battere e piegare il metallo,
amo il contatto con la materia”.
E quando si stacca dalla sua materia, cosa fa?
“Sono sposato con Lucia e ho tre figli: Emanuele, Giovanni
e Veronica. Non desidero che facciano il mio mestiere. Dopo due
generazioni c’è altro da fare per il mondo. Mi piace
girare per i musei durante il week-end e leggere un libro sotto
un albero nel mio giardino. La sera ascolto musica mentre lavoro
al computer. Frequento corsi di archeometria sperimentale , oreficeria
etrusca soprattutto, che si svolgono in provincia di Siena, a
Murlo. In questi anni ho molto imparato e un po’ insegnato.
Ho costruito un diario virtuale di questa esperienza e delle amicizie
che ho fatto, realizzando un sito internet che integro alla fine
di ogni corso.
Desideri?
Chissà, un giorno mettermi a scrivere, a raccontare
la storia di un’epoca artigiana che purtroppo ormai è
al tramonto …. E con malinconia penso che prima o poi dalla
nostra vecchia casa ci manderanno via… L’urbanizzazione
, le ristrutturazioni , non guardano in faccia il patrimonio del
passato, c’è poca sensibilità per la tradizione.
* Hélène
Blingnaut è una
grande donna nel mercato della moda e della seta ed autrice
di libri.
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