Bologna: città degli artigiani, dell'Università
e dei portici. Il sig. Marco Casagrande è un artigiano
tradizionale che gestisce il più antico laboratorio d'oreficeria
a Bologna.

Da 40 anni lavora come orafo (era anche il mestiere di suo padre)
e ha un laboratorio nella zona del mercato nei pressi di Piazza
Maggiore, centro di questa città', di fronte al Palazzo
Comunale. Produce e vende anelli, pendant, ecc. su ordinazione
insieme a un apprendista, alla moglie (sic.*in realtà
la sorella) ed alla madre e crea oggetti d'arte cercando
nuove espressioni creative. Alcune sue creazioni sono state esposte
in diverse mostre. Dotato di tecnica sopraffina e di superiore
sensibilità', gli altri artigiani hanno grande fiducia
in lui e lo chiamano "maestro": ricopre la carica di
Presidente della Sezione Artigiani di Arti Tradizionali del CNA
di Bologna. Il suo cognome "Casagrande" significa in
italiano "casa grande", ma il suo laboratorio non si
può dire che sia spazioso; anzi le dimensione sono appena
quelle di un appartamento giapponese con tre camere, una sala
e una cucina.
Il
palazzo in cui si trova il suo laboratorio risale a ben 500 anni.
Ma a Bologna un palazzo così non è considerato molto
antico, perché in questa città i palazzi più
antichi sono dell'XI e XII secolo, sono mantenuti perfettamente
e sono ancora in uso. Questo perché' il Comune ha stabilito
"un piano urbanistico" per conservare perfettamente
(con il consenso dei cittadini) le case costruite con i particolari
mattoni fatti con terra prelevata in zona e i portici che dai
palazzi si affacciano sulle strade e collegano in città'
come un corridoio serpeggiante. Per esempio, secondo il piano
urbanistico del 1985, hanno fatto un studio dettagliato sui tutti
i palazzi nel centro storico e hanno stabilito sei livelli di
restauro per il mantenimento. Per i palazzi di valore storico,
come le residenze nobili, le chiese, ecc. sono state stabilite
regole più severe e le costruzioni che rientrano in questa
classificazione sono oggetto di "restauro scientifico",
incluso i materiali. Siccome il palazzo in cui si trova il laboratorio
del Sig. Marco non ha un grande valore artistico-culturale, è'
classificato al terzo livello ed è oggetto di "miglioramento
di ambiente e restauro tipologico conservativo"; si può
cioè rimodernare l'interno, ma non si può cambiarne
la struttura. Con la guida del sig. Marco, ho camminato nel centro
storico, visitando alcuni laboratori artigianali. La Basilica
di San Petronio è' situata a destra del Palazzo Comunale.
A 600 anni dall'inizio della costruzione, la Basilica resta incompiuta.
La metà superiore della facciata è priva di marmo
e mancano i due bracci che avrebbero dovuto formare una croce
latina. Questo perchè, siccome nell' Italia medioevale
c'erano molti cittadini critici nei confronti del potere papale
e il Vaticano non ha più erogato i fondi per la costruzione;
i cittadini affermano con orgoglio che da allora Bologna è
una "città autonoma contro il potere". A lato
della Basilica, c'è l'Hotel Commercianti, gestito da un
amico del sig. Marco.
Di recente è stato completato il restauro, seguendo il
"piano urbanistico" e l'albergo è appena rientrato
in funzione. L'aspetto esterno e la struttura sono immutati, ma
l'interno e' diventato molto bello. Soprattutto gli affreschi
all'entrata e nella sala da pranzo sono magnificamente rinati.
Questa riparazione di palazzi e di opere d'arte si chiama "restauro"
e anche questo lavoro e' fatto da artigiani come il sig. Marco:
in Italia, dove ci sono tanti beni culturali oggetto di restauro,
i restauratori sono molto richiesti.
AI sud delle "due torri", simboli della città'
c'è il palazzo della Camera di Commercio, Industria e Agricoltura;
il rilievo che raffigura gli artigiani e i commercianti e' molto
impressionante. Come si può capire dal fatto che l'attuale
presidente della Camera di Commercio e' il sig. Giancarlo Sangalli,
amico del sig. Marco e dirigente della CNA, i protagonisti dell'economia
di questa città sono le aziende artigianali. Sulla grande
strada che non e' altro che la via Emilia, oltre alle due torri
ci sono banche, cinema e un grande magazzino; a Bologna, dove
ci sono tantissimi studenti, ci sono circa cinquanta cinema.
Entrando in una stradina a fianco delle due torri, troviamo, uno
dopo l'altro, un laboratorio di litografia, una fioreria e una
bottega di ceramica; inoltre nella casa in fondo c'è un
laboratorio di pelletteria al primo piano e un laboratorio di
oreficeria al secondo piano. Anche adesso ci sono vari laboratori
artigianali mescolati tra le antiche case di mattoni.
Come racconta il sig. Marco, "questa città non ha
una bellezza vistosa come Firenze. Ma la luce che entra nei portici
crea un effetto particolare; questa bellezza rafforza I'identità
dei cittadini e fa maturare la sensibilità degli artigiani.",
Bologna è una città in cui la sensibilità
degli artigianati è percepibile nelle antiche strade.
Traduzione
di Ai Aoyama
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